domenica 5 agosto 2012

Patologie nutrizionali: occorre cambiare alimentazione

La Parola di Dio è il Pane Vero e Vivo disceso dal cielo...

XVIII Domenica del tempo ordinario
Es 16, 2-4.12-15
Sl 77
Ef 4, 17.20-24
Gv 6, 24-35

In seguito al diffondersi di patologie dovute alla cattiva alimentazione, si diffonde la ricerca di nutrizionisti: ormai sono tanti a scegliere questa professione. Insomma, mangiamo senza criteri, senza sapere di quali cibi abbiamo veramente bisogno, quali sostanze sono necessarie per una vita sana e quali invece ci rovinano la salute. Abbiamo bisogno di imparare a nutrirci, nella qualità e nella quantità.
Si dice che le patologie alimentari sono patologie moderne, tipiche delle società capitaliste e consumiste. Veramente presso le società povere le patologie dovute alla fame cronica, alla denutrizione sono devastanti e antichissime! Ma là è più difficile trovare i nutrizionisti! Semplicemente perchè è più difficile trovare da mangiare!

Ma, ascoltando la liturgia di oggi, pare che i problemi della fame e della giusta nutrizione siano proprio antichi. E se andiamo all'inizio della Bibbia, scopriamo che risalgono... alle origini!
Il Creatore, prima ancora di creare l'umanità, si è preoccupato di creare il cibo che le avrebbe permesso di vivere, e al dono della vita è legata la possibilità di trovare doni impagabili: la libertà, l'amore, la felicità.
Ma potendo scegliere tra tanti cibi belli e buoni, l'umanità è andata a nutrirsi proprio dell'unico che, anzichè saziarla di vita, l'avrebbe sprofondata nell'abisso di una fame insensata e insaziabile! E la fame è la peggiore schiavitù e la radice di ogni schiavitù.

Dall'inizio, dunque, l'impegno del Creatore - unico vero nutrizionista - è quello di liberare la sua umanità dalla fame e di educarla a riconoscere, accogliere, scegliere e condividere il cibo che può farla vivere. Dura battaglia! 
Tra la pentola della carne di qualunque padrone e il Cibo della Parola che illumina e libera e responsabilizza, offerto da un Padre che ama, ci lasciamo trascinare dalla fame nostalgica di ogni dorata schiavitù. In verità non ci preoccupa la schiavitù, forse neanche la morte, purché sia dorata...  Tanto che colleghiamo sempre la povertà alla schiavitù e la ricchezza alla libertà...  Nel Vangelo non mi pare che sia così, forse facciamo un po' di confusione!


... fatta Carne in Gesù, Cibo per la vita del mondo

E quando il Padre, deciso irrimediabilmente a liberare il suo popolo da ogni cibo che lo consegni alla schiavitù e alla morte, invia il Vero Pane dal cielo, la sua Parola fatta Carne e Cibo vitale e vivificante, noi pensiamo ancora solo a riempire lo stomaco a buon mercato, il cuore chiuso a ogni Luce e ad ogni Parola.
E diventiamo realmente sciocchi, non sappiamo neanche cosa diciamo e cerchiamo:
"Quale segno fai, perché ti possiamo credere?", mentre Gesù ci invita proprio a riconoscere il Segno: il Pane spezzato e condiviso a sfamare tutti, che preannuncia il suo Corpo donato come Cibo per vincere la fame del mondo.

Resto sempre sbalordita davanti alla Scrittura che sembra raccontare la mia esperienza, quando racconta l'esperienza di Israele, dall'esodo fino a Cristo. A Gesù ricordano il segno dato da Mosè: la manna. Ma a Mosè avevano rinfacciato la manna come un cibo nauseante.
Gesù da cinque pani sfama cinquemila persone e quelle, dopo averlo cercato per quel pane, non sono capaci di ascoltarlo e di "vedere" il Segno! E chiedono un segno!
Anch'io, quando il Signore guida, illumina, salva la mia vita, la colma della sua presenza discreta e luminosa, sono distratta dai miei problemi, dai miei pensieri, dalla ricerca di soluzioni "mie", dalla riuscita della mia immagine...  Poi o arriva una tirata d'orecchi... o una sorpresa speciale e mi ricordo dei segni di un tempo... e intanto non vedo o non credo ai segni che ho davanti... E chiedo segni per fidarmi...

Basterebbe che, nel silenzio, ascoltassi con il cuore la Parola che viene proclamata, mi lasciassi illuminare la mente e la vita. Basterebbe che guardassi con occhi aperti quell'Umile Pane che vuole nutrirmi di Vita Vera. La consegna fiduciosa a Lui è l'opera di Dio.
"Chi viene  a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!"

Spirito che rendi la Parola Carne e la trasformi in Pane, insegnaci a conoscere il Cristo, dandogli ascolto e lasciandoci istruire dalla sua verità. Rendici capaci di abbandonare il nostro uomo vecchio  che crede di saziarsi di un cibo menzognero e mortifero. Rinnova la nostra mente perché riconosca e scelga il Cibo della Vita, Cristo Parola e Pane, così da rivestirci di Lui, il Figlio Giusto e Santo, Risorto dalla morte. Amen





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