domenica 12 agosto 2012

Vi lascio il più meraviglioso dei tesori


Il 12 agosto 1925, poco dopo mezzogiorno, moriva a questa terra per rinascere alla pienezza della vita p. Leone Dehon, fondatore della congregazione dei Sacerdoti del Sacro Cuore di Gesù.
Nell'ultima malattia, aveva voluto accanto al suo letto un'immagine che aveva sempre amato: raffigurava S. Giovanni appoggiato sul petto di Gesù. A coloro che lo visitavano, additando il quadro diceva: «Ecco il mio tutto, la mia vita, la mia morte, la mia eternità». Le sue ultime parole furono: «Per Lui vivo, per Lui muoio». 
 

Leone Gustavo Dehon era nato il 14 marzo 1843, a La Capelle, in Francia. Fu battezzato ai primi vespri della festa dell’Annunciazione, il 24 marzo seguente.
Nelle sue memorie scrive: “Fui battezzato il 24 marzo … Erano i primi vespri della festa dell’Annunciazione. Io sono stato felice in seguito di unire il ricordo del mio battesimo a quello dell’Ecce venio di nostro Signore. 25 marzo Ecce venio – Ecce ancilla … Festa dell’oblazione di Gesù e di Maria”.
Nel Diario: “Ecce venio, conformità alla volontà divina: disposizione del Cuore di Gesù”.
Nel Direttorio spirituale: “In queste parole: Ecce venio, Deus, ut faciam voluntatem tuam, ed in queste: Ecce ancilla Domini, fiat mihi secundum verbum tuum, si trovano tutta la nostra  vocazione, il nostro fine, il nostro dovere, le nostre promesse”
E negli appunti di un ritiro spirituale: “È il Cuore di Gesù che voglio e devo particolarmente imitare: Abbiate in voi … [i medesimi sentimenti che furono in Cristo Gesù](Fil 2,5) la sua interiorità, la sua vita d’amore, di riparazione, di immolazione, di abbandono alla volontà di suo Padre”.
E ancora nel Diario: “Il cuore di Gesù è aperto per riceverci… Guarderanno a colui che hanno trafitto (Gv 19,37). Signore, datemi la grazia di guardare e di leggere all’interno del vostro Cuore trafitto”.
E nelle opere spirituali: “Ecce venio! È un atto d’amore perfetto … È un atto incomprensibile di carità verso gli uomini”. “Ricordiamoci solo il suo ecce venio, che deve essere il motto favorito degli amici del suo Cuore, questa parola deve essere in ogni momento sulle loro labbra, ma ancora di più nei loro cuori”.
Nel suo testamento spirituale, scrive ai membri della Congregazione: “Miei carissimi figli,
vi lascio il più meraviglioso dei tesori: il Cuore di Gesù”.


Dalla spiritualità di p. Dehon, dalla sua passione per Dio e per il mondo, nacque la Congregazione dei Sacerdoti del S. Cuore.
Attraverso p. Albino Elegante, sacerdote del S. Cuore, sbocciò nel 1957 un germoglio, la Compagnia Missionaria del Sacro Cuore, famiglia alla quale ho la gioia di appartenere da trent'anni.

Con i Sacerdoti del S. Cuore e con la Compagnia Missionaria, ringrazio e benedico Dio Amore che ha donato alla Chiesa e al mondo il carisma di p. Leone Dehon e la sua testimonianza di amore al Cuore di Cristo e all'umanità, la sua passione per il Regno del Cuore di Cristo nelle anime e nelle società.
In questo giorno in cui celebriamo la sua nascita alla pienezza della vita nel Regno, lo invochiamo perché a noi suoi eredi sia concesso di vivere la stessa passione d'amore nell'Ecce venio e nell'Ecce ancilla.
Perché venga, o Padre, il tuo Regno.

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