lunedì 13 febbraio 2012

Chiedere un segno o... vederlo?

Troppo spesso siamo raggiunti da notizie tragiche riguardanti personaggi dello spettacolo che muoiono in circostanze "oscure" si dice.
"Oscure" non solo per gli investigatori.
"Oscure", perchè certe morti sono più buie di altre.
Si tratta di persone che molti, tantissimi, guardano con ammirazione, forse con un po' di invidia. Persone di cui molti dicono: Beata lei, beato lui!
Sono persone che chiamano "divi" e così vengono trattati o loro stessi si atteggiano: da dio!
Già: gente che sta - o starebbe - da dio. Successo, bellezza, milioni di fans, apprezzamenti e riconoscimenti prestigiosi, carriere straordinarie, soldi... in cifre per noi inimmaginabili.
Eppure Whitney Houston è morta per droga e alcool. E Amy Winehouse anche. E molti altri, per esempio John Lennon, Elvis Presley e Michael Jackson, Jimi Hendrix, Janis Joplin, Jim Morrison...
Perché?
Vite ricche di straordinari talenti, perché butatte via, perché precipitate nel baratro dell'alcool e della droga?

Dov'è il senso?
Dov'era il senso della loro vita?

Spesso vorremmo dei segni per sapere cosa fare, per trovare la via più soddisfacente... per sapere dove e come va la nostra vita...

Anche i farisei chiesero un segno a Gesù e Lui rispose che non avrebbero avuto alcun segno e li lasciò.

Non sono i segni che dobbiamo chiedere per capire la vita, per seguire la via migliore, per riuscire....
Dobbiamo chiedere la sapienza, ci insegna l'apostolo Giacomo. Chiedere cioè il gusto della vita e la luce, che ci fanno riconoscere ciò che veramente vale... e che dura... e non consuma ...

E se fossero questi i segni che in questo tempo ci sono dati? Queste povere vittime - che abbiamo credute fortunate e invidiabili - non saranno forse un segno che possiamo saper decifrare solo con la sapienza? che sgorga solo da Dio Amore.
Magari facendo un po' di silenzio...