domenica 23 dicembre 2012

Mistero e grandezza di donne incinte

Giotto, Visita di Maria a Elisabetta


Domenica IV di Avvento

Mi 5,1-4
Sal 79
Eb 10,5-10
Lc 1,39-45

Una donna incinta: sacramento di speranza.
Testimone della presenza creatrice e salvatrice di Dio, nel mondo.
Attesa di una donna incinta è attesa di un popolo.
Una donna incinta contiene, custodisce e alleva un progetto di vita, un progetto di Dio.
Una donna incinta rivela Dio al mondo.
L'agire di Dio creatore e padre passa attraverso un rapporto d'amore umano, attraverso il mistero che vive nel corpo di una donna incinta.
E quando il tempo giunge a pienezza, finalmente partorirà colei che deve partorire, colei che è sgorgata dal cuore del Creatore fin dai giorni più remoti; il Figlio, infatti, ha le sue origini nell'antichità. Ma nascerà dalla carne di una donna, nella piccola Betlemme. E sarà la pace del suo popolo. Proprio perché sceglie ciò che è piccolo, come Betlemme. Ciò che non è riconosciuto, apprezzato, ciò che non è sacro, come il corpo di una donna, incinta.
Un Figlio che è l'attesa, la speranza, la gioia, la salvezza.
Un Figlio che è la pace, perché nel suo corpo compie la volontà di amore, di vita, di salvezza del Padre.
Un corpo umano di questo Figlio è il luogo sacro in cui si celebra e si compie la volontà del Santo. Volontà di pace e di salvezza.

Nell'incontro di due donne incinte si compie la proclamazione di un evangelo, lieto annuncio di salvezza, che raggiunge l'umanità nella beatitudine della fede. Una donna incinta porta Dio nel frutto del suo grembo e il frutto del grembo dell'altra lo riconosce e lei è piena di Spirito Santo.
Una pentecoste che passa attraverso i grembi di due donne incinte.
Profezia di una umanità chiamata a diventare gravida di Dio, chiamata a generare Cristo nel mondo, attraverso la beatitudine della fede. Come Maria di Nazaret, proclamata beata e benedetta da Elisabetta, in casa dell'incredulo Zaccaria, sacerdote.
L'attesa, la santa fragilità della speranza, la dolorosa tribolazione e la gioia esuberante del parto diventano paradigma che illumina e rivela il senso della vita di ogni persona che nasce dal  grembo di una donna, per essere figlio amato del Padre, destinato alla vita.
Perché ciò che il Signore dice, si compirà. Per la fede.
Attraverso un cammino misterioso e impensabile, sorprendente, come la danza di un nascituro nel grembo di sua madre.
Come la generazione nella carne umana di una donna del Verbo di Dio che deve nascere nella piccola Betlemme, Casa del Pane.

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