sabato 8 dicembre 2012

Donna sorprendente, Madre della gioia

Giambattista Tiepolo, Immacolata



E di giorno in giorno sostiamo a guardarla, questa donna a cui il nostro popolo continua a consegnarsi fiducioso, invocandola come Madre, Difesa, Salute, Conforto, Regina, Immacolata. Questa donna a cui popoli anche di diverse religioni guardano con ammirazione, con venerazione, con fiducioso stupore.
            È lo stupore davanti alla piccolezza diventata casa di Dio, davanti alla semplicità trasparente di insuperabile bellezza, davanti alla creatura umana che innamora Dio e attira il cielo sulla terra, davanti alla donna che offre a Dio una carne umana, rendendolo nostro fratello. È lo stupore di fronte all’Immacolata, capolavoro del Creatore, che manda suo Figlio, perché l’umanità diventi sua sposa santa e immacolata nell’amore.
            Lo stupore ha colmato per sempre il cuore di questa piccola donna di Nazaret per le meraviglie che in lei ha compiuto l’Onnipotente. Lo stupore, credo, continua ad attirare a lei, ancora oggi, il nostro popolo. Lo stupore ci colma di ammirazione, di fede, di commozione, di lode, di amore per questa Donna che assomiglia tanto a noi; eppure nel suo sguardo e nel suo sorriso ritroviamo l’avvolgente tenerezza di Dio Trinità d’Amore.
            Mai stanchi di contemplarla, a questa Donna carica della sorpresa di Dio, Figlia prediletta del Padre, Madre del Figlio e Sposa Immacolata dello Spirito Santo, con gioiosa e totale fiducia ci consegniamo, chiamandola Madre.

Madre della gioia, perché in lei splende l'Amore che dà vita, redime e salva. In lei splende l'Amore fonte della vita, della bellezza, della gioia, della pace. L'Amore che previene ogni merito, ogni conquista; che sorpassa ogni attesa. L'Amore che colma ogni desiderio che sempre Egli stessoi suscita.
"Rallegrati, Maria, perché il Signore è con te. Non temere!"
Maria, la fanciulla di Nazaret, sposa di Giuseppe, eternamente scelta per essere Casa di Dio, Città eletta e amata, Riflesso dello splendore dell'Altissimo.
La Donna nuova, Madre dei redenti, perché Madre della nuova Stirpe, dell'Uomo Nuovo, del Salvatore dell'umanità. Madre dei redenti, perché prima Redenta.
Madre della gioia, perché in lei splende la Vittoria sul serpente antico, sul nemico, vinto e sempre in agguato.
Un nemico che tende sempre a fare nebbia, oscurità, menzogna e troppo spesso sembra convincerci, come quando vuole farci vedere la donna come causa e strumento di male, sua partner fin dall'inizio. Quale menzogna!
Quella donna è madre dei viventi, cioè l'umanità intera oggetto delle mire nefaste del male e facilmente preda dell'inganno.
In Maria di Nazaret, Immacolata, Madre dell'Uomo Nuovo eternamente obbediente, Madre della Via, della Verità, della Vita, Madre del Crocifisso Risorto e dei Redenti fratelli suoi, contempliamo la Donna Nuova, Madre della Stirpe che vince il male ponendolo sotto i suoi piedi con la forza dell'Amore divino.
Fin dall'inizio, dunque, nel cuore di Dio, la Donna è la nemica del male, del peccato e della morte, perché è la sposa eletta di Dio, madre dell'umanità che Egli vuole unire a sé in un'alleanza sponsale feconda e inebriante.
Nella pienezza dei tempi, questa Donna ha il volto splendente di umiltà e di amore di Maria di Nazaret, per sempre nostra Madre Immacolata, Regina Vittoriosa sul male e sulla morte.
Speranza nostra, fonte della nostra gioia.




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