domenica 1 gennaio 2012

Nato da donna, benedizione per l'umanità

Lorenzo Lotto, Natività

Maria Santissima Madre di Dio
Nm 6,22-27
Gal 4,4-7
Lc 2,16-21

"Il tuo volto, Signore, io cerco, mostrami il tuo volto!": il grido preghiera del fedele israelita. Il grido preghiera di ogni uomo e ogni donna che cerca Dio, che anela a vedere Colui a immagine del quale è stato creato, Colui nel quale misteriosamente sa di potersi ritrovare, per conoscere se stesso, il suo vero volto.
"Rivelami il tuo nome" è la preghiera di Mosè sul Sinai, davanti al roveto che arde senza consumarsi, alla presenza di un Dio voce che lo chiama a percorsi inimmaginabili e appassionati. "Rivelami il tuo nome" è la preghiera di Giacobbe allo Iabbok, davanti all'oscura Presenza con la quale ha dovuto combattere ottenendo la vittoria, un dolore e una benedizione.

Ma solo quando il tempo è colmo giunge il parto. Occorre attendere con appassionato desiderio nella fatica amorosa di ogni giorno. E allora si svela ogni volto e si rivela ogni nome.
Giunse la pienezza del tempo e partorì un'umile sposa e scoprì con ineffabile amore il volto di Colui che eternamente il Padre genera e ama e a immagine del quale crea ogni figlio e ogni figlia della carne umana. Eccolo, nel Bambino nato da Maria a Betlemme il volto che nessuno aveva potuto mai contemplare. E dopo Maria e Giuseppe, i pastori sono chiamati a contemplare e rivelare a quanti sono disponibili ad ascoltare un annuncio meraviglioso, inatteso, incredibile e vero. Per primi, con Maria e Giuseppe, i pastori hanno potuto riconoscere nel Figlio i loro lineamenti di figli. Non aveva potuto Mosè avvicinasi al roveto, si era coperto il volto per non guardare verso Dio. E' concesso ora a Giuseppe e ai pastori di avvicinarsi a Maria, Roveto che arde di una insuperabile fede vivente, che mostra loro il Volto di Dio fatto carne umana.
Si compie la benedizione che Aronne e i sacerdoti di Israele per secoli avevano invocato su ogni fedele: "Il Signore rivolga a te il suo volto".
E la carne di questo Bambino di Maria e di Dio viene ferita, testimonianza e profezia di un'alleanza di sangue, perché nel sangue si compie ogni fedele alleanza sponsale. La circoncisione di questo Bambino è segno di appartenenza a Dio e al suo popolo e a tutta l'umanità: la prima stilla di un sangue che sarà bevanda di salvezza per ogni credente. In quel sangue è scritto il suo nome: Gesù, Jehoshuà - Dio salva.
Si compie anche il tempo in cui Dio rivela il suo Nome, che è benedizione posta su ogni figlio per sempre. Contemplando il volto del Figlio, ogni uomo e ogni donna, come Maria Giuseppe e i pastori, possono conoscere il Nome che lo Spirito mormora nel cuore inondato dalla Luce: "Abbà, Babbo". Questa è la benedizione: Dio teneramente Padre che umilmente si rivela mostrando suo Figlio nelle braccia di Maria.
A te, Donna, grida il nostro cuore:
Madre di Dio, mostraci tuo Figlio nella mangiatoia; Madre di Dio, sede della Sapienza, prega per noi peccatori, perché ci sia dato ogni giorno di riconoscere nel tuo Figlio il Figlio di Dio che salva, Gesù, Parola fatta carne e Pane per la nostra vita. Madre di Dio, prega per noi peccatori, in ogni ora della nostra morte nel peccato, perché ci si riveli e possiamo credere nel Frutto benedetto del tuo seno, nostra Benedizione e  nostra Pace, eterno Amore. Madre di Dio, prega per noi peccatori, perché salvati in Lui, ci riconosciamo figli e fratelli. Ti chiameremo allora Madre di Dio e Madre nostra, mentre fiorirà nel nostro cuore, unito come il tuo al Figlio, il Nome: "Abbà, Babbo".

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