giovedì 22 dicembre 2011

PER NOI IL LIETO ANNUNCIO DI UNA GRANDE GIOIA!

Rubens, Natività
Natale del Signore

Is 9,1-6
Tt 2,11-14
Lc 2, 1-14

A mezzanotte, nell'ora più buia.
Nei nostri giorni oppressi da una crisi che vogliamo illuderci sia solo economica, ma è crisi esistenziale, crisi di senso, crisi di significati e di valori, crisi di relazioni sempre più gestite dai criteri del potere, della violenza, dell'autosufficienza fino all'isolamento e alla disperazione...
Oggi, in quest'ora, un annuncio ci raggiunge mentre una luce ci avvolge, se abbiamo cuore per udirlo e occhi per vederla:
Un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio...
Consigliere mirabile, Dio potente, Padre per sempre, Principe della Pace.

Solo nel silenzio è possibile ascoltare l'annuncio e lasciare che il cuore vi trovi riposo ed ebbrezza.
Solo nel silenzio è possibile trasalire per un annuncio sorprendente:
"Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia".
Solo chi non è assordato dal bisogno urlante del successo, della ricchezza, delle apparenze, della forza, del potere in ogni forma; chi non è assordato dal grido della paura di perdere uno status conquistato con ogni mezzo... può ascoltare questo annuncio...
Solo chi non è abbagliato dall'oro, dalle bellezze di moda, dalle immagini pubblicitarie che assolutizzano esigenze inesistenti... può vedere la luce... che viene da un bambino in una mangiatoia.
Solo chi sente il bisogno estremo di essere liberato dal buio della notte, dal grido del nulla, dall'angoscia del dolore, della paura, del male, può trasalire di gioia nel contemplare le sorprese di Dio.
Il Bambino nella mangiatoia è la contestazione di Dio al nostro modo di pensare Dio, alle nostre pretese di autosufficienza, alle maschere di cui abbiamo vestito natale, ai nostri sprechi e alle nostre crisi, al nostro finto modo di amare e di "essere buoni".
Il Bambino nella mangiatoia è la salvezza che Dio offre ai peccatori, ai poveri: a tutto il popolo.
"Per noi" è questo Bambino, che è Dio nella carne umana. Tanto Dio ama l'umanità peccatrice da farsi una carne sola con lei. Nel nascondimento del seno di Maria, a Nazaret, lontano dai luoghi del potere politico, delle classi sociali emergenti, dei gruppi religiosi puù osservanti, lontano dal tempio e all'insaputa della classe sacerdotale, Dio per sempre si fa uomo per la salvezza di tutti. Nella semplicità e nella povertà di un alloggio per animali, nel parto di una giovane sposa - quale avvenimento più naturale? - lontana dalla propria casa, la salvezza promessa da secoli si rivela ai pastori: non i più meritevoli, non i più osservanti, non i più devoti, non i più innocenti; solamente i più... ultimi! Ma questa salvezza non è solo per loro: è per tutto il popolo. Così agisce e si rivela il Dio potente!

"Per noi" è questo Bambino in una mangiatoia! A Betlemme - Casa del Pane!
Questo il segno!
Impastato di Spirito Santo e carne, come la farina si impasta con l'acqua, questo Bambino, Figlio di Dio e di Maria, viene fin dal primo istante come Pane per la nostra fame - o siamo troppo sazi?
Pane che chiede di essere masticato per farci assaporare l'amore, per diventare uno con la carne di noi peccatori e renderci figli salvati, capaci di gioire oltre ogni povertà e tribolazione, capaci di trovare senso nell'amore.
Pane che chiede di diventare nostro nutrimento, nostra sazietà, per renderci capaci di condividere, con quel pane, anche la nostra vita. E farne un dono gioioso, un'offerta di speranza. Per tutto il popolo.
Un unico Pane per i figli dispersi nelle divisioni, nelle gelosie, nei rancori, negli odi, nelle indifferenze, perchè tornino, fratelli, all'unico Padre per sempre. Così agisce e si rivela il Principe della Pace.
E nella gioia del Natale possiamo gridare l'annuncio:
"E' apparsa la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini e ci insegna a rinnegare l'empietà e i desideri mondani e a vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia, con pietà... Gesù Cristo ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formare per sé un popolo puro che gli appartenga, pieno di zelo per le opere buone"

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