giovedì 1 novembre 2012

Il vestito della festa

Beato Angelico, I Santi, particolare della Predella della Pala di Fiesole

Solennità di Tutti i Santi

Ap 7,2-4.9-14
Sal 23
1Gv 3,1-3
Mt 5,1-12

Coloratissimi e splendenti d'oro i santi del beato Angelico, tutti diversi, per età, sesso, abbigliamento, stato sociale e religioso.
L'incantevole opera ci aiuta a visualizzare la scena che oggi ci viene presentata dal brano dell'Apocalisse.


Beato Angelico, I Santi, particolare della Predella della Pala di Fiesole


Tutti i santi, da destra e da sinistra, sono rivolti al Signore in adorazione e lode, mentre una folla di angeli canta le sue lodi, accompagnandosi con svariati strumenti.


Beato Angelico, Gli Angeli, particolare della Predella della Pala di Fiesole



Pare che l'Artista abbia voluto esprimere la gioia, la pienezza di vita con la vivacità dei colori e la profusione di oro. L'Autore dell'Apocalisse, invece, pare interessato a sottolineare che le vesti di coloro che compongono la moltitudine immensa, innumerevole, degli abitanti del cielo, sono inequivocabilmente bianche, anzi: candide. Nel paradiso del Beato Angelico, l'unica veste bianca, candida, è quella del Cristo Risorto.

Non siamo autorizzati a pensare che si sia sbagliato il Beato Angelico, tanto meno l'autore dell'Apocalisse. Sappiamo che l'insieme dell'innumerevole varietà dei colori è il bianco della luce e che la luce si rifrange nella meravigliosa varietà di infiniti colori. Il bianco, nella Scrittura, è il colore di Dio: Dio è luce. Bianca è la veste del Risorto, il Figlio di Dio.
Coloratissime sono le vesti di coloro nel quali si riflette e rifrange la sua luce.

Ma l'Apocalisse ci informa che le vesti dei santi sono candide, perché sono state candeggiate con il sangue dell'Agnello. Quando mai si è visto che il rosso del sangue - indelebile! - renda bianco un vestito? Questo è il Bell'Annuncio! Il Sangue di Dio fatto uomo, versato per amore, purifica chi spera in lui, chi consegna a lui la sua povera umanità peccatrice, chi passa attraverso la tribolazione di una vita vissuta nella fedeltà, a qualunque costo, in comunione con il sacrificio di Cristo.
Il Sangue di quel sacrificio d'amore comunica la luce bianca di Dio a coloro che Egli consacra suoi figli.
La veste bianca del Risorto diventa la veste dei figli di Dio, il cui destino è la pienezza di vita nella festa eterna.
L'abito bianco che ci è stato consegnato nel battesimo è l'abito che indosseremo in paradiso: è Cristo risorto il nostro abito. Solo se siamo rivestiti di Lui, siamo figli, partecipi della sua santità, siamo la moltitudine immensa che canta e danza le lodi di Dio, in un festa senza fine.


Beato Angelico, Danza del Paradiso, particolare del Giudizio Universale

Essere rivestiti di Cristo significa essere beati, benedetti, santi, partecipi della sua vita fin da ora;  con Lui, come Lui e a causa di Lui poveri, in pianto, miti, affamati e assetati di giustizia, misericordiosi, puri di cuore, operatori di pace, perseguitati per la giustizia e per la fedeltà al suo amore.

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